Un vitigno molto coltivato fino all’arrivo di varietà internazionali, usato spesso per “ammorbidire” l’acidità della vespaiola nell’ottenimento del Torcolato di Breganze. Ogni corte e fattoria aveva una pergola di questa varietà. Le vigne vecchie sono innestate su “alberella”, quelle giovani su kober 5bb; le alleviamo principalmente a doppio capovolto. I terreni sono vulcanici di natura argillosa. Lo vendemmiamo ai primi di settembre in genere e lo vinifichiamo in bianco, a volte con una lieve macerazione sulle bucce per 24-36 ore. Otteniamo un vino fermo, goloso e di facile beva con una sapidità intrigante; il prodotto della vigna che dava il benvenuto agli ospiti che si recavano nelle fattorie breganzesi.